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Senato: Grasso, su dl pronto a dichiarare improponibili nuovi articoli

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Roma, 28 dic. (Adnkronos) - La presidenza del Senato "ove non dovesse riscontrare la necessaria collaborazione di tutti i soggetti istituzionali e politici coinvolti, potrà giungere fino all'estrema e drastica misura di dichiarare improponibili tutti gli emendamenti aggiuntivi di nuovi commi o nuovi articoli" ai disegni di legge in discussione, "in attesa di auspicate proposte di modifica del Regolamento". E' quanto scrive il presidente del Senato, Pietro Grasso, nella lettera inviata oggi ai presidenti delle commissioni permanenti di palazzo Madama e, per conoscenza, al ministro per i Rapporti con il Parlamento. Nella lettera, Grasso ricorda quanto scritto dal Capo dello Stato ieri ai presidenti delle Camere e al premier, lettera in cui, rammenta, "il Presidente della Repubblica, con riferimento all'iter parlamentare del decreto-legge 31 ottobre 2013, n. 126, ha richiamato l'attenzione sulla 'necessità di verificare con il massimo rigore l'ammissibilità degli emendamenti ai disegni di legge di conversione' dei decreti-legge. Di tale lettera ho immediatamente informato la conferenza dei capigruppo convocata ieri e dato lettura all'assemblea nella seduta odierna". "Il Capo dello Stato -prosegue Grasso nella lettera- nel ricordare i richiami già formulati nelle scorse legislature da lui medesimo e dal Presidente Ciampi, ha nuovamente sottolineato l'esigenza di rispettare 'i principi relativi alle caratteristiche e ai contenuti dei provvedimenti di urgenza stabiliti dall'articolo 77 della Costituzione e dalla legge di attuazione costituzionale n. 400 del 1988' come 'ribaditi in diverse pronunce della Corte costituzionale'". Nel condividere pienamente e riaffermando l'essenzialità di tali considerazioni -prosegue la seconda carica dello Stato- ricordo che la Giunta per il Regolamento del Senato, con il parere dell'8 novembre 1984, ha chiarito che i criteri di proponibilità degli emendamenti riferiti ai decreti-legge debbono 'tenere conto anche della indispensabile preservazione dei caratteri di necessità e di urgenza già verificati con la procedura prevista dall'articolo 78 del Regolamento, con riferimento sia al decreto-legge che al disegno di legge di conversione". (segue)

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