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Italicum, bocciate le pregiudiziali di costituzionalità alla Camera

Giulio Bucchi
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L'Italicum scampa alla prima trappolona. La Camera ha bocciato le pregiudiziali di costituzionalità presentate da Sel, Movimento 5 Stelle e Popolari su cui, era il timore tra renziani e berlusconiani, potevano convergere anche alcuni "franchi tiratori" democratici e non solo. La legge elettorale firmata Renzusconi, insomma, va avanti spedita a Montecitorio ma occhio ai trabocchetti nelle prossime settimane, perché i "partitini" e più in generale gli anti-renziani potrebbero provare a snaturarla a suon di emendamenti. E gli antipatizzanti a Montecitorio non mancano di certo. La Lega non vota per protesta - Fa rumore intanto la protesta della Lega Nord, che non ha partecipato ai lavori della Camera per protesta. C'entra ancora una volta la rissa scatenata tra mercoledì e giovedì dal Movimento 5 Stelle, che ha occupato Montecitorio impedendo tra l'altro al leghista Cristian Invernizzi di votare sul mandato al relatore sulla legge elettorale in commissione Affari costituzionali Francesco Sisto (Nuovo Centrodestra). "Ieri c'è stata violenza fisica, sessista - ha spiegato il capogruppo leghista Giancarlo Giorgetti -, ma la violenza più inaudita e assolutamente inaccettabile è quella che in un aula impedisce a un deputato che rappresenta la nazione di poter votare". E se anche un partito storicamente anti-romano e con pulsioni secessioniste come la Lega contesta i metodi rudi dei 5 Stelle, significa che Grillo e i suoi okkupanti sono davvero soli.

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