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Governo, Matteo Renzi oggi al Quirinale con la lista dei ministri

Matteo Renzi e Angelino Alfano

Andrea Tempestini
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Dopo il (tesissimo) vertice della notte tra  Renzi e Alfano, il vicepremier ne esce "dimezzato". Renzi  nonostante le frizioni - tutt'altro che risolte - col Nuovo Centrodestra, è andato diritto per la sua strada, in vista del voto di fiducia che si terrà nei primi giorni della prossima settimana. Nella notte, il confronto con Angelino Alfano, è stato molto acceso. Il segretario del Pd, questo il punto, non voleva che occupasse ancora due poltrone: "O resti vicepremier o ministro dell'Interno", gli avrebbe detto. E alla fine Matteo ha avuto la meglio. Alfano infatti resta al Viminale mentre lascia l'incarico di vicepremier.  A turbare le acque, restano anche le divergenze sul programma emerse nel vertice delle notte. Renzi, da par suo, ai suoi avrebbe "confessato" l'eventuale piano-B, che prevede due strade. Se non avesse la fiducia, la prima opzione prevede il ricorso alle urne; la seconda un allargamento della maggioranza ai grillini dissidenti, contando anche sull'appoggio esterno di Silvio Berlusconi. 

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