Rinato bipolarismo e abbasso i partitini. Sono queste le parole d'ordine che Silvio Berlusconi e Matteo Renzi hanno seguito per definire la nuova legge elettorale. Ma il Cavaliere pare comunque intenzionato a "salvare" i potenziali alleati del centrodestra. E così, secondo quanto scrive il sito affariitaliani.it, un fedelissimo del Cavaliere avrebbe rivelato l'esistenza di una clausola salva-Lega cui il leader di Forza Italia starebbe lavorando per ricostruire una coalizione di governo: la possibilità per i partiti di ottenere seggi alla Camera anche se non si supera lo sbarramento del 5% nazionale, qualora da questi partiti venisse superata una certa percentuale in una o due Regioni. Appunto il modo per recuperare il Carroccio anche se non dovesse risalire nei sondaggi che al momento lo vedono intorno al 4%. Berlusconi starebbe poi lavorando per favorire il raggruppamento della destra sotto il simbolo della vecchia Alleanza Nazionale, ora in mano a Fdi, attraverso la riunificazione di tutte le sigle: dai Fratelli d'Italia di Crosetto-Meloni-La Russa a Storace, passando per quello che è rimasto di Futuro e libertà. Alfano e il suo Nuovo Centrodestra non dovrebbero avere problemi, se venissero confermati i sondaggi che lo danno intorno al 7%. L'Ncd potrebbe anche annettere una fetta del Centro, ad esempio Casini. Quel che è certo è che Berlusconi non vuole le primarie. Né per i candidati né per il premier. Forza Italia andrà al voto con il nome di Berlusconi nel simbolo ma senza indicare un candidato a Palazzo Chigi. Poi, in caso di vittoria, si vedrà.
