Matteo risponde a Fassina: se si dimette per una battura mi spiace, io le farò ancora

di Lucia Espositodomenica 5 gennaio 2014
Matteo risponde a Fassina: se si dimette per una battura mi spiace, io le farò ancora
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    Il giorno dopo le dimissioni del viceministro Stefano Fassina che fanno tremare Letta ma anche tutto il Pd, Matteo Renzi risponde come è sua consuetudine dalla pagina Facebook con un lungo post. E scrive:  "Noi rispondiamo agli elettori delle primarie, non alle correnti del Pd. Fassina spiegherà le proprie dimissioni, io non rinuncio alle battute. Fassina oggi mi accusa di  avere una visione padronale del partito: non me ne ero accorto quando si trattava di confermare i capigruppo o di scegliere il presidente dell'assemblea o di tenere aperta la segreteria anche a persone non della maggioranza".  E ancora: “Noi rispondiamo agli elettori del Pd, non alle sue correnti. Se il viceministro all’Economia - in questi tempi di crisi - si dimette per una battuta, mi dispiace per lui. Se si dimette per motivi politici, grande rispetto: ce li spiegherà lui nel dettaglio alla direzione Pd già convocata per il prossimo 16 gennaio raccontandoci cosa pensa del governo, cosa pensa di aver fatto, dove pensa di aver fallito”. Il rimpasto - Spiega che il rimpasto non è una priorità per il governo né tantomeno per il Partito democratico “perché la preoccupazione del Pd sono gli italiani che non hanno un posto di lavoro, non i politici che si preoccupano di quale poltrona possa cambiare. Sono i problemi dell’Italia che interessano al mio Pd, non i problemi autoreferenziali del gruppo dirigente”.    

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