Cerca
Logo
Cerca
+

Il referendum sul taglio dei parlamentari slitta a maggio? Il coronavirus aiuta Conte a blindare il governo per il 2020

  • a
  • a
  • a

In tempi di coronavirus rischia di slittare il referendum costituzionale sul taglio del numero dei parlamentari. Il ministro Federico D'Incà ha annunciato che entro giovedì verrà presa una decisione da parte del governo. La consultazione popolare è in programma domenica 29 marzo e la macchina organizzativa è già partita, dato che sono stati spediti i plichi contenenti le schede per gli italiani all'estero. L'ipotesi più concreta è che il referendum possa essere spostato a maggio, dato che l'emergenza coronavirus che sta interessando l'Italia potrebbe rendere indisponibili diversi locali scolastici. Addirittura si potrebbe pensare di accorpare la consultazione popolare con le elezioni regionali, in modo da evitare che le urne si aprano tre volte nel giro di poche settimane.

Di certo c'è che al governo farebbe anche abbastanza comodo rinviare il referendum, senza il quale non è percorribile la strada che porta alle elezioni anticipate. Spostare a maggio la data significherebbe blindare l'esecutivo per tutto il 2020, e quindi è facile immaginare che è esattamente quello che farà Giuseppe Conte per rimanere ancora un altro po' a far danni a Palazzo Chigi. Non una bella notizia per l'Italia, che in questi giorni del coronavirus sente tremendamente la mancanza di una voce autorevole che sia in grado di gestire l'emergenza e parlare alla popolazione. Non a caso Giorgia Meloni ha dichiarato che "io sarei per rispettare la scadenza, anche perché finché non si celebra il referendum ci diranno che non si può votare". 

Dai blog