Torino, 25 nov. -(Adnkronos) - "Siamo pronti a qualsiasi atto. C'è la piena disponibilità dei consiglieri regionali del Pd a rassegnare le dimissioni per raggiungere lo scopo della fine anticipata della legislatura". Lo annunciano in una nota Gianfranco Morgando, Andrea Giorgise aldo Reschigna, rispettivamente segretario regionale, presidente regionale del Pd del Piemonte e capogruppo del partito in Consiglio regionale, al termine della riunione della segretaria regionale convocata per discutere gli strumenti perraggiungere l'obiettivo. "Il presidente Cota e la sua maggioranza - sottolineano Morgando e Giorgis - devono prendere atto che un ciclo è finito e non vi sono possibilità di aggiustamenti di sorta alla loro manifesta incapacità di governo. L'unica soluzione è lo scioglimento del Consiglio regionale e il ritorno al voto. Dopo la condanna definitiva di Giovine da parte della Corte di Cassazione e la chiusura delle indagini sui rimborsi dei gruppi, con un largo e pesante coinvolgimento dei consiglieri della maggioranza, la mancata assunzione di responsabilità di Cota a fronte della crisi morale e politica fa sì che ci sia un dovere del Pd di fare tutto quanto è necessario e possibile per mettere la parola fine". Invitando i consiglieri di maggioranza e di minoranza "ad una comune assunzione di responsabilità" e a "concordare insieme le modalità per approvare il bilancio, modificare la legge elettorale e risolvere la questione dei fondi strutturali europei", i vertici del Pd piemontese sollecitano "un'ampia iniziativa politica e di mobilitazione dei mondi economici e sociali".Pertanto annunciano che nei prossimi giorni "verificheremo se si possa creare una posizione comune tra i vari partiti della coalizione di centrosinistra che hanno sostenuto la candidatura di Mercedes Bresso" e l'intenzione di "lavorare per favorire una reazione nella società piemontese. Le dimissioni - concludono - devono essere l'atto finale di un processo che preveda questi due passaggi".