Reggio Calabria, 26 gen. - (Adnkronos) - "Preoccupazione solleva la paventata riforma della normativa sulle intercettazioni telefoniche e ambientali". Il presidente della Corte d'appello di Reggio Calabria Giovanni Battista Macri' torna sulla delicata questione e afferma che questa materia "richiede necessariamente una normativa che sia ampiamente condivisa e che trovi anche un giusto contemperamento tra il diritto di cronaca e il diritto alla privacy, diritti entrambi riconosciuti dalla nostra Carta Costituzionale". Secondo il magistrato "va escluso, comunque, che la soluzione possa individuarsi nella semplice riduzione drastica di tale mezzo di indagine solo per alcune tipologie di reato dal momento che una siffatta limitazione si tradurrebbe, di fatto, in un indiscusso regalo per la delinquenza (sia comune che organizzata) se solo si tiene conto che una buona percentuale dei processi che si svolgono in campo nazionale e i particolare nel distretto di Reggio Calabria trovano il loro unico fondamento proprio nel contenuto di intercettazioni telefoniche o ambientali".