I cinue stelle hanno deciso: Adele Gambaro va espulsa, ma l'ultima parola sarà della rete. Dopo la pre-riunione a palazzo Madama riservata solo ai senatori mandata in diretta streaming e quella congiunta dei gruppi parlamentari, avvenuta a porte chiuse, i pentastellati hanno votato per l'uscita della senatrice che si era permessa di contestare Beppe Grillo. Favoreli al cartellino rosso 79, contrari 42, 9 gli astenuti. Conclave grillino - Nel pomeriggio la Gambaro aveva espresso la sua volontà di restare a patto che la linea di Grillo (che lei ha definito "il problema del M5S) cambi radicalmente: "Mi farebbe piacere continuare a lavorare nel gruppo - ha affermato -. Io ho espresso il mio disagio per i toni della comunicazione. Lavoro molto bene con i miei colleghi qui. Siamo tutti riconoscenti a Beppe Grillo, ma i toni devono cambiare soprattutto per noi che siamo dentro le istituzioni. Non mi sono mai sognata di mettermi al suo stesso livello, ma anche una settimana prima dell'intervista di Sky avevo detto che il dissenso va ascoltato". Poi la Gambaro ha attaccato Vito Crimi: "Il mio rapporto di fiducia non c'è più. Un mio sms tu lo hai fatto comunicare sul blog. Si parla delle critiche che ho rivolto per due minuti a Grillo, ma nessuno parla delle reazioni del blog nei miei confronti". La Gambaro ormai è il pomo della discordia del Movimento. E Crimi ne "ha chiesto l’espulsione", come anticipava in serata il pentastellato Andrea Colletti: "Altri si sono già associati. Mi dispiace che non ci fosse Gambaro, che sia andata via. Andandosene ci ha mancato di rispetto. Noi volevamo ascoltare, capire la sua posizione e il fatto che sia andata via è un elemento che va molto a suo disfavore. E’ una mancanza di rispetto. Io sono favorevole all’espulsione" ha concluso. "Gambaro vattene" - Il vice presidente della Camera Manlio Di Stefano, grillino ortodosso tifa per l'espulsione: "La dignità o ce l'hai o non ce l'hai. La coerenza o ce l'hai o non ce l'hai. In Italia non si rispettano i contratti legali vincolanti, figuriamoci quelli morali non vincolanti. E' stato chiesto troppo a queste persone. Fatele andare via tutte in un sol colpo. Sono elementi nocivi, elementi tossici che possono infettare anche solo involontariamente tutti gli altri. E' un po' la legge di Darwin - conclude aulico -, sopravvivono i più forti, i non deboli". C'è invecec chi non vuole una cacciata, ma le dimissioni della stessa Gambaro: "Se la collega crede a ciò che ha detto dovrebbe dimettersi", afferma il senatore grillino Maurizio Buccarella, vicepresidente della commissione Giustizia a Palazzo Madama. Il processo è cominciato. Ma i grillini non vogliono intrusi. La rete oggi non va di moda. (I.S)
