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Pietro Senaldi e il sondaggio sull'Europa: "Basta un mese di coronavirus, così l'Ue sta per saltare"

Pietro Senaldi
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Fumano nubi basse sull' Unione Europea. Il Covid-19, specialista nell' aggredire, e uccidere, gli organismi logori e malati, rischia di far saltare anche il giochino dei tedeschi, che nei decenni sono riusciti a trasformare il sogno dei padri fondatori in un comitato d' affari al servizio di Berlino e delle nazioni che gli reggono la coda.

 

 

 

È bastato un mese abbondante di pandemia per far schizzare al 49% il numero degli italiani che vorrebbe seguire l' esempio della Gran Bretagna e mollare la Ue. Solo l' anno scorso erano il 29%. A rivelarlo è un sondaggio realizzato da Tecné e rilanciato dall' autorevole centro studi Europe Elect.
L' Europa delle donne, con la francese Lagarde alla guida della Banca Centrale, la tedesca Von der Leyen a capo della Commissione e l' immarcescibile Merkel in cabina di regia, secondo la narrazione dei Democratici di tutto il Continente, avrebbe dovuto essere inclusiva, delicata e generosa. Ma soprattutto, avrebbe dovuto realizzare l' ideale di un' Unione solidale e compatta, capace di vincere ogni scetticismo. La realtà smentisce però la propaganda. Oggi i cittadini sono più euroscettici dei partiti sovranisti. Salvini e Meloni sostengono che bisogna restare in Europa ma cambiarla, un italiano su due ritiene che faremmo meglio ad abbandonare la compagnia.
Si sa che i sondaggi rispecchiano l' emotività del momento e quindi vanno contestualizzati. Probabilmente un referendum «dentro o fuori» in Italia non darebbe lo stesso risultato di quello tenutosi ormai quattro anni fa a Londra. Però questo non toglie che il progetto Ue è fallito, e la colpa è principalmente dei tedeschi, che da oltre un secolo sono la principale causa delle disgrazie del Continente.
DEBITI DIMEZZATI La Germania è la nazione meno europeista tra i 27 Paesi dell' Unione. Dopo aver ottenuto in nome della solidarietà continentale il dimezzamento dei propri debiti di guerra, ha imposto ai partner un valore dell' euro che li danneggia. Poi ha fatto salvare le proprie banche piene di titoli tossici dalla Bce ma ha fatto fallire le nostre con il bail-in.
Come se non bastasse, ha affamato la Grecia benché costasse meno salvarla e si è opposta strenuamente al bazooka di Draghi, che pure ha salvato la moneta unica. Sfora da oltre un decennio il tetto del surplus commerciale, ma impone a tutti gli altri di rispettare i parametri.
Se gli italiani non avessero un debito pubblico insostenibile, che li condanna a restare nell' euro per pagare pochi interessi, il sondaggio di Tecné darebbe al 79 e non al 49 la percentuale di coloro che se ne vogliono andare. Abbiamo un patrimonio di 1.400 miliardi di soli risparmi individuali liquidi sui conti correnti. Quello complessivo ammonta a quasi diecimila miliardi, metà in immobili. A tenerci in Europa è solo il terrore di vedere i nostri soldi svalutati. Ma in realtà nessuno crede più nel progetto, neanche i papaveri di Bruxelles, che al di là delle dichiarazioni retoriche sono i primi a sapere che la Ue non esiste, è solo una costruzione vuota, una piattaforma burocratica che per settant' anni ha evitato che le nazioni europee facessero ciò che hanno sempre fatto da che esistono: si distruggessero in conflitti sanguinosi.
GIOCHINO Pure ora c' è la guerra, e tanto per cambiare è la Germania che la fa a tutti. Solo che è economica. Il giochino però si sta rompendo, perché con la globalizzazione si sono affacciate nuove potenze che stavano facendo un sol boccone dell' economia tedesca, al collasso proprio perché ha spremuto troppo le nazioni su cui esercita il proprio dominio, Italia in testa. In questo scenario drammatico ha fatto irruzione il coronavirus, con morti e feriti. La reazione dell' Europa è stata divisiva.
Bruxelles nega l' emissione di titoli europei, i famosi corona bond, che finanzino le economie degli Stati più colpiti. Impone la sottoscrizione del Mes, il famoso Meccanismo di Stabilità, condizionato però ai diktat di Berlino, salvo per le spese mediche, ovverosia i respiratori di fabbricazione tedesca.
O la borsa o la vita, questo è il ricatto tedesco. Siccome la vostra economia è morta, indebitatevi per salvarla. Dateci i quattrini e avrete salva la pelle. Metà degli italiani però inizia a pensare che, dopo la borsa, la Ue a trazione germanica si prenderà anche la vita, nel senso che la nostra economia sarà tabula rasa e il Paese morirà. Morti per morti, tanto vale ribellarsi, ed ecco che gli euroscettici sono saliti in un amen al 49%.
La scenata del Venerdì Santo di Conte in tv, quando per attaccare l' opposizione è arrivato, scientemente, a dire una falsità, ovverosia che il Mes era stato votato da Meloni e Salvini, quando invece fu sottoscritto dal governo Monti, che stravolse la bozza berlusconiana, è stata indecorosa. Ma se l' Unione fosse meno distratta potrebbe ricavarne una lezione. Il nostro azzimato premier è attento al consenso perfino più che alla propria pochette. Il fatto che abbia attaccato l' Unione, mentre fino a una settimana fa si vantava dei suoi buoni rapporti con Merkel e Macron, significa che il 49% di italiani che vogliono chiudere con l' Europa è un dato stimato in crescita.

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