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M5S contro le sue stesse regole anti-virus: tutti in Aula per timore dell'odg della Meloni, ma in sette lo votano

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Il M5S si conferma una contraddizione vivente pure sul Mes. I grillini si erano dati la regola di dimezzare del 50% la presenza in Aula per precauzione contro il coronavirus, ma oggi si sono presentati tutti alla Camera: troppo grande il timore che l’ordine del giorno di Giorgia Meloni contro il Mes potesse passare. E quindi il blitz della leader di FdI è fallito, ma il tentativo è stato coraggioso e ha evidenziato una volta di più una situazione critica all’interno della maggioranza giallorossa.

La Meloni ha presentato un odg per chiedere al governo di “non utilizzare in alcun caso il Mes per far fronte all’insieme delle misure volte a contrastare l’attuale emergenza coronavirus”. La Camera lo ha bocciato, scatenando la reazione di FdI e M5S, che si sono contestati a vicenda dopo il voto. “Ci sono sette Cinquestelle che non hanno seguito il diktat di partito - ha dichiarato la leader di FdI - in contrasto anche con i loro colleghi di partito che hanno scelto di sottomettersi al Pd. Senza che tolga nulla alle nostre differenze, da italiana li voglio ringraziare per essere stati coerenti e coraggiosi”.

 

 

Ma dal vertice del Movimento è arrivata subito una replica piccata: “Ci opporremo in tutte le sedi all’attivazione del Mes, che allo stato attuale prevede condizionalità che non accettiamo. Così com è stato detto in numerose occasioni che l’Italia non intende ricorrere a uno strumento non adatto ad affrontare questa crisi. E noi - si legge sul blog ufficiale - non votiamo un ordine del giorno inutile e strumentale, presentato da una passionale finta patriota e traditrice dell’Italia”. 

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