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Roberto Speranza, la priorità del ministro non è la salute ma il suo uomo: così blinda la sua poltrona

Alessandro Gonzato
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Nell' Italia del bel Giuseppi succede che a luglio (probabilmente) andremo al mare, ma ai cittadini, pardon, ai sudditi, sarà proibito andare a votare per scegliersi i governatori e i sindaci. Questo nonostante la previsione di un' affluenza bassa dettata soprattutto dalla calura e dalle gite fuori porta, e un rispetto del distanziamento sociale ben più agevole da tenere in coda fuori e dentro le scuole che in spiaggia. Ristoranti e bar riapriranno il primo giugno, ma un mese dopo le urne rimarranno ancora chiuse. Senza Covid avremmo votato a fine maggio. Ora la "finestra" va dal 15 settembre (quasi impossibile perché le scuole saranno nel caos) al 15 dicembre.

 

 

 

In un primo momento, dicevamo, sembrava che le elezioni potessero tenersi a luglio. I candidati di centrodestra e Pd erano d' accordo. Sentite il governatore uscente della Puglia, il Dem Emiliano: «Spiace che l' esecutivo abbia approvato un decreto senza un ulteriore confronto». Il collega leghista Zaia: «Non è un bel segnale continuare a percepire lo stipendio oltre la scadenza del mandato». Anche Vicenzo De Luca, presidente Pd della Campania, vorrebbe votare il prima possibile: «Luglio è il mese migliore». Pare che sia stato il ministro della Salute, Speranza, a far saltare il voto estivo. Non per questioni di salute, d' altronde sarebbe stato un atto di incoerenza visto che l' esponente di Articolo 1 sapeva dell' arrivo della pandemia da inizio gennaio e i risultati si sono visti. Il "niet" avrebbe lo scopo di prolungare il mandato del compagno di partito Rossi, presidente della Toscana al termine del secondo mandato e non ricandidabile.
Quella di Rossi è la sola casella occupata da Articolo 1 sullo scacchiere nazionale.
Speranza, prolungandole l' amministrazione, manterrebbe in vita l' unico fortino che oltre a giustificare l' esistenza del partito gli garantirebbe per qualche altro mese denaro fresco. Il che se non è legittimo è comunque comprensibile per chi trovatosi ministro da un giorno all' altro senza un perché guida un partito che vanta la miseria di 7 parlamentari.

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