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Quirinale, l'errore di comunicazione dello staff di Mattarella: al voto a settembre? Solo uno "spauracchio"

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Dagospia rivela come anche al Quirinale possano sbagliarsi. Almeno sulla comunicazione. È  successo a Giovanni Grasso, consigliere e direttore dell'ufficio stampa del Presidente della Repubblica, in carica dal 2015. Dietro gli articoli di tutti i quirinalisti, scrive il sito creato da Roberto D'Agostino, che oggi annunciavano un esplosivo Mattarella deciso, in casa di caduta Conte, a sciogliere il Parlamento e ad aprire le urne a settembre, c’è uno sbaglio di comunicazione. 

 

 

In realtà, scrive Dagospia, al Capo dello Stato non è passato nemmeno per l’anticamera del cervello l’idea di portare al voto anticipato un paese appena sopravvissuto a 30mila morti e travolto dalle macerie economiche della pandemia. Casomai l’intenzione di Mattarella era di lanciare l'ennesimo avvertimento al governo, da Conte ai partiti della maggioranza,  di smetterla di azzuffarsi ogni giorno. Il voto a settembre andava inteso, conclude Dago, solo come un mero spauracchio, extrema ratio alla nostra classe dirigente.

 

 

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