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Silvia Romano, Dagospia contro Giuseppe Conte: "La smania di auto-celebrarsi del premier mette la ragazza in pericolo"

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La sintesi la offre Dagospia, come spesso accade con un titolo a tratti perfetto e molto ficcante. La vicenda è quella della liberazione di Silvia Romano, che tanto ha fatto discutere: era opportuno mostrarla vestita dell'abito islamico, in quelle condizioni, senza sapere davvero cosa ci sia dietro la sua conversione all'Islam? È su questi aspetti che, rilanciando un paio di articoli sulla vicenda, Dagospia insiste, puntando il dito contro Giuseppe Conte, che secondo molteplici retroscena di stampa ha "brigato" per intestarsi la notizia (anche a discapito di un furibondo Luigi Di Maio) in questi giorni per lui così difficili (in termini di consenso e prospettive politiche).

 

Dunque, Dago scirve: "La smania di Conte di auto-celebrarsi ha messo un faro su Silvia Romano, la sua conversione e la sua tunica poco somala e molto fondamentalista, sul pagamento del riscatto e pure sui terroristi che l'hanno trattata molto bene", premette. E ancora, Dago mette in luce un secondo aspetto: "Un disastro comunicativo che ha scatenato gli odiatori, tanto che il prefetto valuta se darle una scorta, e i pm aprono un'indagine per minacce aggravate". Insomma, sotto accusa ci finisce ancora una volta Conte, che secondo Dagospia - e non solo - ancora una volta ha gestito una situazione delicata nel modo peggiore possibile.

 

 

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