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Alessandro Sallusti, fonti privilegiate su premier Conte: "Il decreto Rilancio può essere l'ultimo atto della sua sciagurata era"

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L’ultimo atto della sciagurata era Conte”. Così Alessandro Sallusti descrive il decreto Rilancio, annunciato in pompa magna dal premier dopo settimane di tensioni all’interno della maggioranza. Non è infatti un caso che il dl aprile sia poi diventato maggio e infine “rilancio”: l’imbarazzo era palese per i continui rinvii e per un accordo politico che non arrivava mai. Secondo il direttore de Il Giornale, i 55 miliardi previsti per fronteggiare la crisi economica sono il “minimo sindacale” e soprattutto sono buoni solo se “arrivano velocemente nelle casse delle imprese e nelle tasche delle famiglie”.

 

 

E a riguardo i dubbi sono tanti, dopo i precedenti della cassa integrazione straordinaria che non è arrivata (solo un lavoratore su cinque l’ha ricevuta), dei bonus per gli autonomi impantanati nella burocrazia e dei prestiti bancari di fatto irraggiungibili. Sallusti definisce l’Italia scottata da un governo “lento a prendere le decisioni” e soprattutto “incapace a metterle in pratica”. E poi c’è il dato politico, che non va assolutamente sottovalutato: “Le lacerazioni che questo decreto - scrive il direttore de Il Giornale - ha provocato tra i partiti della maggioranza, dentro i Cinquestelle, tra il premier in persona e i suoi soci e tra il governo e il Paese in tutte le sue articolazioni sono tali da non lasciare ben sperare per la tenuta dell’esecutivo. Al punto che - è la chiosa - secondo alcuni ben informati, questo potrebbe essere anche l’ultimo atto della sciagurata era Conte”. 

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