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Luca Zaia premier? "In Italia la premiership che sognano i cittadini non è permessa", ma il governatore non nega di fatto la possibilità

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Il Financial Times ha scritto che Luca Zaia, govermatore del Veneto, è l' astro nascente della Lega. Lui però in una intervista a Repubblica si nasconde: "Non sono minimamente interessato a un progetto nazionale. Gli amministratori alle prese col Covid sono cresciuti tutti nel gradimento. Anche Conte. Salvini geloso? Ma no, dai. Io sono un amministratore, mi occupo della mia Regione". All'ipotesi elezioni anticipate è favorevole: "Se cade il governo non c' è il governissimo, ma le elezioni. E spero che ci facciano votare a luglio in Veneto, in caso contrario è una sospensione della democrazia. Io a Palazzo Chigi? In Italia la premiership che sognano i cittadini, il problem solver tipo Merkel, la Costituzione non lo permette. A me interessa curare le persone e far ripartire il Veneto: abbiamo perso 50mila posti di lavoro, 35mila solo nel turismo". Non è però un no.

 


Il governatore racconta poi il suo giorno più brutto durante la pandemia: "Il 27 marzo, il giorno del mio compleanno. Avevamo centinaia di persone in terapia intensiva. Avevo mandato un camion in Svizzera per comprare cinquanta ventilatori, e non arrivava: ci ha messo dieci giorni per tornare. Il successo del modello Veneto? È della mia squadra. Eravamo pronti da un mese, grazie alla dottoressa Russo, una catanese che dirige il Dipartimento di prevenzione. Quando c'è stato il primo caso a Vo', io un'ora dopo a Padova avevo davanti a me la task force. Quella sera, contro la volontà del tavolo, ho deciso tre cose: tamponare tutti. E così abbiamo scoperto in paese 66 asintomatici. Ho chiuso l'ospedale di Schiavonia, dov'è morto il primo malato in Italia, Adriano Trevisan. E poi ho disposto le tende riscaldate fuori degli ospedali per il triage. L'Oms disse che esageravo. Noi il virus siamo andati a cercarlo.  Ottimista sulla fine dell'ermergenza? Non possiamo abbassare la guardia, ma nemmeno stare fermi. È come una battaglia nella foresta. Il nemico non ha una mitragliatrice, ma un proiettile. E se ha buona mira ci prende". E  da grande cosa vuole fare? "Mi comprerò un altro cavallo".

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