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Giuseppe Conte, "pettegolezzi spietati davanti a Palazzo Chigi": Franceschini premier con l'aiuto di Renzi

Roberto Alessi
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Pettegolezzi spietati davanti a Palazzo Chigi. Che Dario Franceschini non si accontenti di fare il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo è cosa nota, d'altra parte è da un po' che interpreta quel ruolo. Naturale spingere per cambiare e, visto che il posto più appetibile sarebbe quello di premier, mi dicono che sia già pronto a prendere il posto di Giuseppe Conte e «solo il Coronavirus per ora lo ha salvato dalla débâcle».

 

 

 

Conte pare che ogni tanto lo incroci e (sempre pare) il fatto che gli abbia dato il contentino di aprire con i suoi decreti le librerie prima dei parrucchieri proprio per omaggiarlo in quanto ministro, ma anche in quanto scrittore non lo abbia placato. In più Franceschini, sottolinea un capannello di bien placè per sapere le cose, proprio sotto la Colonna di Marco Aurelio, davanti a Palazzo Chigi, ha l'appoggio di Matteo Renzi, che dopo essere riuscito con le sue strategie a creare dal governo gialloverde (5 stelle e Lega), quello giallorosso con Pd e 5 stelle, non gli dispiacerebbe con gli stessi colori mettere un premier del Pd e Franceschini sarebbe perfetto. In pratica, Renzi più che il premier in questo periodo pare si ispiri al conte austriaco Metternich, tranne che per lui il lavoro sarà più facile, Conte non è certo Napoleone.

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