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Giulio Gallera sull'ospedale in Fiera: "Inchiesta paradossale. La volontà è quella di attaccarci"

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L’inchiesta sull’ospedale in Fiera è una “vicenda paradossale”. Parola di Giulio Gallera, che in una lunga intervista rilasciata a Il Giorno ha affrontato tutte le questioni spinose che riguardano la Lombardia e la gestione dell’emergenza coronavirus. “Abbiamo deciso di creare quella struttura - ha spiegato l’assessore regionale al Welfare - per altro senza soldi pubblici, il 7 marzo, quando la curva dei contagi sembrava salire senza sosta. Ci chiedevamo: che succederà se l’onda della bomba atomica scoppiata a Lodi e Bergamo arriverà a Milano? La curva poi, per fortuna, è scesa. Ma se fosse successo il contrario e non noi avessimo allestito quell’ospedale, oggi saremmo attaccati allo stesso modo, ma per motivi opposti”.

 

 

Insomma, per Gallera si tratta di un attacco puramente strumentale, come lo è stato quello del grillino Riccardo Ricciardi, che sulla Lombardia ha addirittura scatenato una rissa in Parlamento. “Si attacca per motivi politici - ria sottolineato l’assessore - chi negli anni ha dimostrato di saper fare. È una campagna orchestrata artatamente. Non a caso, sul governatore emiliano Bonaccini, che spende 26 milioni di fondi pubblici per un ospedale d’emergenza, nessuno fiata”. Poi Gallera ha rivendicato il lavoro incessante che lo ha visto protagonista fin dal principio: “Non ho mai staccato e c’è ancora tanto da fare. Anche per non trovarsi impreparati a una nuova ondata. Spero non arrivi. Stiamo operando per scongiurarla. E comunque dovessimo registrare una ricaduta - ha chiosato - sapremmo come affrontarla”. 

 

 

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