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Renzi, Boschi e Conte, torna la calma: "Stai tranquillo, tutto bene”, le parole che M5s e Pd temono

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Tra Giuseppe Conte e Matteo Renzi è scattata una tregua. Il dietrofront di Italia Viva sulla mozione di Alfonso Bonafede ne è un esempio. "Sì, devo ammettere che il clima è cambiato. Conte ha finalmente capito che deve tenere conto della nostra posizione e noi siamo pronti a dargli una mano. Vediamo però se alla parole seguiranno i fatti", ha confidato l'ex premier ai suoi secondo Il Messaggero. E ancora: "L'altro giorno, dopo aver incontrato il premier, Maria Elena mi ha detto: stai tranquillo, tutto bene E così appare davvero. Poi vediamo, non si sa mai. Però il patto appare chiaro. A Conte avevo mandato a dire: O dai attenzione e pari dignità alle nostre proposte, o c'è la crisi. Si cambia. E il presidente del Consiglio ha risposto bene alla mia sollecitazione, nel modo giusto. Direi che ha fatto una bellissima cosa rilanciando i nostri temi. Una cosa positiva. Se il Pd e M5S si arrabbieranno? Forse un po', ma si adegueranno: hanno bisogno per governare dei nostri numeri in Senato, come ha dimostrato la bocciatura della sfiducia a Bonafede. Italia viva è indispensabile".

 

 

Un avvicinamento quello tra il fu rottamatore e il premier che preoccupano gli altri alleati. Primo tra tutti il M5s che ha già accusato Conte di essere "troppo allineato al Pd". Pensiero diffuso tra i grillini dove si è parlato addirittura di "Movimento sotto assedio, accerchiato". Ma tra le fila del Pd non va meglio: il piano choc per riaprire i cantieri lanciato da Italia viva e fatto proprio dal premier non piace ai dem: "Alla fine sul codice degli appalti, sulle opere pubbliche, prevarrà la nostra linea, anche perché un pezzo del M5S la pensa come noi e come noi ha un approccio conservativo sulle regole". Insomma, è chiaro: Renzi va ridimensionato.

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