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Giorgia Meloni contro Casalino e Conte: "2 giugno sfruttato per propaganda, imboscata contro FdI"

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Prima ancora che in piazza, oggi martedì 2 giugno, Giorgia Meloni passa all'attacco in un'intervista su Repubblica. Interpellata sull'opportunità della manifestazione, liquida la questione: "Non vedo dove stia il problema. Anche a sinistra, se ritengono, possono manifestare". Chiamata in piazza contro il governo di Giuseppe Conte, immobile nella ripartenza post-coronavirus. Nessun rischio sicurezza, perché "la nostra sarà una piazza simbolica: ci saranno soprattutto parlamentari e amministratori locali r Roma, a Piazza del Popolo". 

 

Dunque, la leader di Fratelli d'Italia picchia duro sulla vicenda della corona di fiori che volevano riporre sull'Altare della Patria. "È stata una polemica strumentale, quasi un'imboscata. Sono ancora basita. A noi sembrava un gesto bello. Abbiamo chiesto anche informalmente qualche parere, per capire se ci fossero ragioni ostative, non era certo nostra intenzione mancare di rispetto al capo dello Stato (Sergio Mattarella infatti ogni anno, come tutti i presidenti della Repubblica, ripone la corona di fiori, ndr). Pareva non ce ne fossero. Così abbiamo presentato istanza formale. Dopo di che, alla presidenza del Consiglio decidono che non si può fare, che sarebbe un'offesa al Colle. Ma anziché rispondere della nostra istanza, danno notizia della bocciatura direttamente alla stampa - rimarca la Meloni -. Noi lo abbiamo saputo dai giornalisti. Solo in serata riceviamo una mail con cui ci viene comunicata la impossibilità tecnica. Il Quirinale qui non c'entra: questa è la modalità Conte-Casalino. Uso strumentale di qualunque cosa a scopo di propaganda". L'accusa della leader di FdI è precisa: Giuseppe Conte e soprattutto Rocco Casalino dietro questa vicenda che lascia davvero perplessi.

 

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