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Sergio Mattarella, il timore di un autunno infuocato: così lo scontro tra Nord e Sud può esplodere

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Sergio Mattarella è preoccupato dopo che sono riaffiorati negli ultimi mesi i risentimenti tra Nord e Sud, con sfide politiche legate alla pandemia da coronavirus. Come per esempio le accuse e recriminazioni di cui è stata bersaglio la Lombardia. "per la loro carica potenzialmente destabilizzante", scrive Marzio Breda sul Corriere della Sera. E sempre a partire dall'emergenza creata dal Covid-19, "sarà una prova impegnativa se il Paese ha le carte in regola per superarla. A una condizione, però: Non vincerà da solo un territorio contro un altro, non prevarrà un'istituzione (la Regione, ndr ) a scapito di un'altra, ma solo la Repubblica nella sua unità".

 

 

Il timore del capo dello Stato è "che qualcuno progetti di rilanciare i petardi provocatori piovuti sull'opinione pubblica da marzo ad oggi. In autunno la crisi diventerà soprattutto economica e sarebbe irresponsabile farla sfociare in scontro sociale, soffiando su disagio e proteste. E giocando magari perfino sulla contrapposizione tra Nord e Sud. Non c'è proprio bisogno di allargare il conflitto, secondo il Quirinale". Inoltre Mattarella,  stando a fonti di Montecitorio, "si sarebbe nel frattempo trovato a dover seguire da vicino (anche con qualche contatto diretto) le intermittenti tensioni interne alla maggioranza. In maniera di spegnerle subito, poiché siamo alla vigilia degli Stati generali dell'economia convocati dal premier Giuseppe Conte per dare concretezza alla ripartenza".

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