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Giuseppe Conte, il retroscena: "Con Silvio Berlusconi ci parlo io", il diktat ai vertici Pd

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Giuseppe Conte, messi in soffitta gli Stati Generali dell'Economia si concentra sulla navigazione dell'esecutivo e cerca sponde nell'opposizione, soprattutto in Forza Italia. "Se Conte crede che il centrodestra, forza maggioritaria nel paese, si faccia dettare l'agenda da lui sbaglia di grosso", risponde però una fonte del centrodestra dopo che il premier ha deciso le convocazioni separate di Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia a Palazzo Chigi. Centrodestra, spiega Affari italiani.it, che boccia anche l'apertura del premier in merito all'abbassamento dell'Iva: "Proposta che ha fatto solamente per avere qualche titolo sui giornali visto il vuoto di idee degli Stati General".

 

 

 

Inoltre le convocazioni "separate" a Palazzo Chigi volute da Conte servono per togliere "il boccino del dialogo con il centrodestra dalle mani del Pd di Nicola Zingaretti. Il Premier sa bene che Forza Italia e Pd stanno dialogando riservatamente sul proporzionale e non ha nessuna intenzione di fare l'agnello sacrificale". A Conte non piace questa linea di dialogo istituita dai dem,  "A questo punto con Silvio Berlusconi meglio dialogarci direttamente". Sullo sfondo rimane sempre l'ipotesi del partito di Conte, idea accantonata dal Premier per la forte opposizione dei partiti della maggioranza. "Semmai sarà il futuro candidato di tutta la coalizione, il nuovo Prodi" spiegano autorevoli fonti dem., conclude Affari italiani.it.

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