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Luigi Di Maio e Grillo dicono no a Sansa candidato in Liguria, Vito Crimi li sfida: "Vai avanti"

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Il Fatto Quotidiano, o meglio, le Regionali, mandano il Movimento 5 Stelle in tilt. All'interno della forza politica è infatti scoppiato il caso Ferruccio Sansa. È lui, firma del quotidiano di Marco Travaglio, il quasi ufficiale candidato nella corsa a governatore della Regione Liguria in nome della coalizione giallorossa. Questo perlomeno era quanto si credeva 24 ore fa, prima che un retroscena di Repubblica ha diffuso il veto di Luigi Di Maio e Beppe Grillo, mandando letteralmente in fibrillazione la maggioranza. Il quotidiano diretto da Maurizio Molinari ha riportato lo sfogo del titolare della Farnesina: "Mi ha sempre attaccato - ha tuonato il grillino su Sansa -. Non possiamo candidare chi ci è sempre andato contro. Il Movimento così è allo sbando. Dobbiamo rialzare la testa".

 

 

Un'uscita, seppur rubata, che non è andata già al reggente pentastellato. Vito Crimi, secondo quanto apprende l’Adnkronos da fonti parlamentari di centrosinistra, avrebbe sentito telefonicamente Sansa per rassicurarlo e invitarlo ad andare avanti, perché non c’è nessun problema da parte dei 5 stelle sulla sua candidatura. Un pensiero, questo, ampiamente condiviso dal Pd. E così i sospetti sul "no" alla candidatura del giornalista ricadono su Di Maio, allontanando quelli su Grillo che tra l’altro è amico del padre di Sansa (l’ex sindaco di Genova Adriano Sansa).  Il Garante, secondo i boatos che smentiscono Repubblica, avrebbe preso le distanze da Di Maio che starebbe giocando una partita tutta sua in vista della futura leadership del Movimento. Il tempo però scorre e un membro della sinistra ligure ha ammesso: "O arriva una smentita nelle prossime ore o la candidatura di Sansa salta".

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