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Gianluigi Paragone contro Giuseppe Conte e Rocco Casalino: "Così distorcono e schermano la verità"

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“Fino a quando gli italiani saranno chiusi in questa specie di bolla dove il paternalismo si mischia alla furbizia della premiata ditta Conte-Casalino?”. Gianluigi Paragone si interroga sulle colonne de Il Tempo riguardo alle verità schermate del governo. “Non è possibile - aggiunge - che il Parlamento sia utilizzato come una succursale notarile di Palazzo Chigi o di Bruxelles, né è tollerabile proseguire oltre con le bone governative. Ogni questione delicata viene secretata o viene avvolta dall’emergenzialità”.

 

 

Paragone parla di giochetti pericolosi perché intanto l’economia reale va a fondo, la disoccupazione cresce e continuano a sbarcare indisturbati centinaia di migranti senza che l’esecutivo alzi un dito. Inoltre l’ex parlamentare del M5s definisce “uno strano presidenzialismo all’amatriciana” il modo di fare del governo Conte, che si sta distinguendo in maniera poco lusinghiera per stato di emergenza, secretazione dei documenti e delle relazioni, decisioni prese segretamente tra Villa Pamphili e Palazzo Chigi. In più sta emergendo l’arroganza di Conte e Rocco Casalino: Paragone lo dice riferendosi al giudice di pace che ha dato ragione a un avvocato che difendeva il diritto di un cittadino multato per non aver rispettato l’ordine di starsene a casa. “Insomma - sottolinea l’ex grillino - la verità o viene nascosta secretando le informazioni oppure viene distorta grazie alla compiacenza di televisioni e giornali. Nulla di nuovo, certo, se non fosse che uno dei due principali partiti voleva cambiare il mondo al grido di trasparenza e onestà”. 

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