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Giuseppe Conte, la soffiata del big del governo: "Il primo a saltare è lui", chi prenderà il suo posto

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L'autunno si preannuncia infuocato per la maggioranza. "Tutto può succedere, dopo le elezioni regionali e il referendum. E dietro l'angolo c'è Mario Draghi", è quanto spifferano ai piani alti. Da settembre infatti si potranno presentare situazioni difficilmente gestibili con un risultato, quello delle Regionali, che potrebbe mettere Pd e Cinque Stelle alle strette. Ed è proprio in questo clima che, secondo Il Giornale, si torna a parlare di rimpasto. Un'ipotesi però ampiamente rifiutata da Giuseppe Conte. Il motivo? "Ha capito che, se iniziasse a muovere qualche casella, il primo a saltare sarebbe lui", confida un esponente dell'esecutivo al quotidiano di Alessandro Sallusti.

 

 

Dello stesso parere anche il capodelegazione dem Dario Franceschini: "Nel partito grillino non esiste linea, gruppo dirigente, interlocutori parlamentari: con chi andate a discutere di sostituire un loro ministro con un altro?" si sfoga. D'altronde il Partito democratico deve fare i conti con un alleato allo sbando, dove il reggente Vito Crimi "conta quanto il due di coppe", mentre Luigi Di Maio, presunto uomo forte, "ha grossissime difficoltà dei gruppi parlamentari". Insomma, ne vedremo delle belle.

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