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Antonella Laricchia, la candidata grillina in Puglia dice no al Pd e sfida Di Maio e Grillo: "Volete la mia testa? Tagliatela"

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"Io non faccio patti di desistenza con la vecchia politica, ma patti di resistenza con la società civile che è al mio fianco da un anno, dalla fase progettuale". Antonella Laricchia, già candidata alla guida della Puglia nel 2015, non rinuncia a sfidare il candidato del Pd, Michele Emiliano, nonostante gli appelli anche all'interno del Movimento che le vorrebbero fare un patto col governatore pugliese. Stavolta però a blindarla sono le parole di Vito Crimi, dopo la "sorpresa" leggendo l'apertura al Pd del premier Giuseppe Conte. "Nel mio ultimo incontro con il presidente del Consiglio dove ci eravamo intesi che non ci sarebbero state le condizioni per partorire un'alleanza con il Pd". Non ne vuol sapere dei dem, né tantomeno di Emiliano che, nel corso di un colloquio con il Corriere della Sera, definisce "una persona inaffidabile, patetico in tutto il suo modo di fare".

 

 

La Laricchia spiega il perché del suo pregiudizio nei confronti del Pd: "Non è questione né di destra, né di sinistra. Io ascolto, colgo tutti gli elementi di novità e li porto in Regione. So dunque chi è utile e chi no. Mi oppongo al Pd perché è in grado di offrire solo poltrone. A me interessa riorganizzare la sanità, rendere più efficienti i centri per l'impiego e garantire i servizi di bonifica agli agricoltori", conclude

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