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Giuseppe Conte e Azzolina, "la telefonata di rimprovero". Retroscena: nel governo tutti contro la ministra grillina

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Situazione fuori controllo sulla scuola, e Giuseppe Conte è stato costretto a telefonare a Lucia Azzolina per ordinarle di "contenersi". Il retroscena è del Messaggero e fotografa il clima di tensione massima che si respira nel governo: l'appuntamento del 14 settembre, con la riapertura delle scuole, è una congiuntura cruciale per la sopravvivenza del governo. Alla vigilia delle elezioni regionali del 20/21 settembre e con l'epidemia di coronavirus che gonfia i suoi numeri, fallire sarebbe l'anticamera della crisi. E la ministra della Istruzione sta facendo di tutto per avvelenare il clima, dando dei "sabotatori" a chi, tra presidi, professori e sindacati, fa notare come le scuole non siano pronte a ricominciare in sicurezza. 
 

 

 

La frase sul sabotaggio non è piaciuta a nessuno dentro il Pd e anche il premier sarebbe, spiega il quotidiano romano, "tutt'altro che contento della sua ministra. C'è chi dice che l'abbia chiamata per raccomandarle 'maggiore prudenza'. Della serie: Pensiamo a lavorare ed evitiamo polemiche inutili con chi deve aiutarci a far ripartire le scuole". Non ci vuole un genio per comprenderlo, ma in confronto alle ingenuità della Azzolina Conte fa la figura di un volpone della Prima Repubblica.

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