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Susanna Ceccardi, le Sardine oltre ogni limite: "Dichiarazioni xenofobe e fasciste", a cosa si spingono pur di difendere la sinistra

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Le Sardine si fanno vive solo a ridosso delle elezioni. Il movimento capitanato da Mattia Santori, dopo il grande flop, torna alla carica contro Susanna Ceccardi. "Recuperare il voto moderato: questo l’obiettivo di Susanna Ceccardi e lo fa disperatamente, arrampicandosi sugli specchi, ritrattando, o meglio, dimenticandosi anni e anni di dichiarazioni xenofobe, fasciste e inaccettabili per chiunque sieda in Parlamento Europeo, per chiunque si candidi alla presidenza di una regione, per chiunque si dica rispettoso della democrazia e della nostra Costituzione", scrivono i pesciolini sulla loro pagina Facebook.

 

 

Ma le Sardine, sparite per mesi decretando un vero e proprio fallimento, proseguono: "Tuttavia, Susanna Ceccardi ignora che noi non abbiamo dimenticato di quando affermava che un medico calabrese dovesse percepire uno stipendio inferiore a quello di un suo collega emiliano-romagnolo perché meno bravo (i parametri restano ancora sconosciuti), non ci siamo mica dimenticati di quando sputava sull’antifascismo, non ci siamo mica dimenticati di quando si è inventata un attentato contro i militari italiani in Somalia". E ancora: "Non abbiamo dimenticato di quando due mesi fa lei e Matteo Salvini hanno pensato bene di mettere alla gogna pubblica una sardina pontederese, dandola in pasto ai loro aguzzini sulle proprie pagine Facebook piene di odio e rancore". E allora viene da chiedersi, cosa fanno di tanto diverso Santori e compagni?

 

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