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Vincenzo De Luca "è la mia rata da pagare, mi ha aiutata". Caos sulla sindaca, Caldoro: "Scambio di voti"

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Vincenzo De Luca? "Una rata da pagare". Sta creando bagarre in Campania  l'audio del sindaco di Sant'Antonio Abate (Napoli), Ilaria Abagnale, nel quale la prima cittadina  rende noto il proprio appoggio a due candidati al Consiglio regionale della Campania, iscritti nelle liste di De Luca Presidente e Italia viva, sottolineando appunto di avere "una rata da pagare". 

Insomma Abagnale spiega ai suoi collaboratori in un audio pubblicato da Polisnews che il sostegno a De Luca sarebbe per lei un obbligo più che una volontà smentendo  la propria adesione a qualsivoglia partito, sottolineando che l'audio è stato registrato solo per palesare le proprie "scelte ed il perché". 

 

 

 La sindaca sottolinea che nell'ultimo anno il Comune ha potuto attingere a fondi regionali per la scuola che sarebbero andati persi a causa "di qualche distrazione della vecchia amministrazione", ma che sono stati recuperati grazie "al tramite della Regione che ci è stata vicina per ottenere autonomia nel tempo. Non conoscevo nessuno alla Regione - ha proseguito - ma ho preso degli impegni. E io voglio crescere portando traguardi per il mio paese. È come quando compri un'auto in famiglia, la usano tutti ma la rata la paga il capofamiglia".

La fascia tricolore sottolinea di appoggiare Lucia Fortini, assessore regionale alla Scuola della Giunta regionale candidata nella lista De Luca presidente, grazie alla quale il Comune non ha perso i fondi per la scuola, e Francesco Iovino, vicesindaco della città metropolitana, candidato nella lista di Italia Viva, che ringrazia per gli "insegnamenti ricevuti" e per averla instradata per capire come presentare il comune ai bandi regionali.

Sull'argomento sono intervenuti i due principali sfidanti di Vincenzo De Luca alle prossime regionali, Stefano Caldoro (centrodestra) e Valeria Ciarambino (M5S). Secondo Caldoro «l'audio del sindaco di Sant'Antonio Abate conferma che il "sistema De Luca blandisce, compra e scambia il voto con risorse pubbliche. Le domande sono: quali impegni sono stati presi prima dei finanziamenti? Quali sono le rate da pagare?".

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