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PiazzaPulita, Enrico Mentana sul M5s: "Quello delle origini non esiste più, ecco tutte le loro piroette"

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È finito il M5S che abbiamo conosciuto. I 5 Stelle sono diventati ciò che volevano abolire. La pensa così il direttore del Tgla7 Enrico Mentana che, intervistato da Corrado Formigli a Piazza Pulita in onda su La7 (la puntata è quella di giovedì 17 settembre), ha parlato dei pentastellati, sottolineando tutte le loro contraddizioni. Secondo il giornalista,  l'enorme cambiamento è dimostrato dalla duplice alleanza che il partito è stato costretto a fare per formare un governo, prima con la Lega, adesso con il Pd. Compromessi che qualche anno fa il Movimento non avrebbe mai accettato. 

 

 

 

 

"Il Movimento adesso fa tutte quelle cose che dall’opposizione chiedeva di non fare”, ha continuato Mentana. E' accaduto per esempio con i via libera dei governi Conte a Tav e Alta velocità in tutto il Paese e con il sì al ponte sullo stretto. “Tutti noi abbiamo finito le medie, il liceo e siamo andati all’università”, questo il ragionamento del giornalista, secondo il quale i 5 Stelle sono semplicemente cresciuti e questo, per forza di cose, ha portato anche al cambiamento del partito

Un'altra variazione, secondo Mentana, ha riguardato l'hate speech nei confronti dei ministri. Nei loro primi anni di attività politica, i pentastellati erano molto vivaci sui social e non si facevano tanti problemi a contestare o attaccare un ministro, adesso dichiarano di essere intolleranti nei confronti della gogna contro i membri del governo. Il direttore ha spiegato, però, che il M5S non è stato l'unico ad aver rinnegato i suoi ideali: "Tutte le forze politiche sono andate pesantemente in contraddizione. E' il gioco della politica: tu per governare o mettere all’opposizione il tuo avversario mortale devi accettare dei compromessi. E li hanno accettati tutti”.

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