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Dario Franceschini, il piano: scalata al Quirinale grazie al dialogo con le opposizioni sul Recovery Fund

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L'ambizione del personaggio è arci-nota. Figurarsi se in ballo, nel 2022, c'è il Quirinale, a cui è stato a più volte accostato. Si parla di Dario Franceschini, il trasformista, che starebbe seriamente brigando per la scalata al Colle più alto. Il ministro della Cultura, da mesi, tesse la tela con le opposizioni. Ma, come spiega Il Giornale, ora ha una carta in più da giocarsi: i fondi del Recovery Fund in arrivo dall'Europa, da usare proprio per attrarre il consenso delle opposizioni. 

 

"Penso che possiamo arrivare a fine legislatura, e vedo tre grandi priorità: la prima è gestire l'emergenza Covid, la seconda è l'utilizzo del Recovery fund progettando l'Italia del futuro, la terza è avviare una nuova stagione di riforme istituzionali- spiegava in un'intervista a Repubblica Franceschini -. Queste tre priorità sono un terreno formidabile per cercare di costruire un rapporto con l'opposizione. Attraverso il dialogo Stato-Regioni e naturalmente in Parlamento. Credo sia possibile, anche perché al centrodestra dopo le ultime regionali mi pare sia passata la voglia di andare subito al voto", concludeva. Parole, insomma, che sembrano parlare chiaro. Chiarissimo. La sfida non è di certo delle più semplici. Ma quando ci sono poltrone in ballo - e in questo caso, che poltrona - Franceschini è un assoluto fuoriclasse.

 

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