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Carlo Calenda "candidato sindaco a Roma". Castagnetti manda in tilt il Pd, Crosetto inferisce

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Basta un tweet per mandare in tilt il Pd: "Carlo Calenda candidato sindaco di Roma". A lanciare la proposta è quel volpone di Pierluigi Castagnetti, ex leader della Margherita e oggi esponente democratico. Più in disparte rispetto ai big, Castagnetti incarna però l'ala più moderata e centrista, e aperta anche a commistioni esterne.

 

 

 

Calenda per un po' di tempo è stato iscritto al Pd (se n'è andato quando è nata l'alleanza con il Movimento 5 Stelle) e oggi guida Azione, ma un estraneo non è di certo. Il guaio è che una candidatura forte come quella dell'ex ministro forse scardinerebbe i piani di Nicola Zingaretti: un candidato debole per non disturbare la sindaca grilina uscente Virginia Raggi e non mettere così in dubbio l'alleanza di governo. 



 

"Se Carlo Calenda si candida sindaco a Roma sarà una benedizione per la città. E il Pd  promuova un bel triduo di ringraziamento", scrive Castagnetti. Giusto per capire che aria tira dalle parti del Nazareno (e dintorni), basta leggere un commento, quello di Chiara Geloni. "Beh, questo è un gran bel endorsement!", risponde Guido Crosetto a Castagnetti. Ecco la replica, gelida, della bersaniana di ferro: "Ma perché? Qual è il senso politico di questa affermazione? Non  capisco, veramente".

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