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Dpcm, trattativa governo-regioni: ipotesi di chiusure localizzate nelle zone della movida, bus turistici per potenziare il trasporto pubblico

Foto:  Lapresse

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Proseguono i lavori, le riunioni tra governo e Regioni, per mettere a punto il nuovo dpcm per il contenimento dell'emergenza coronavirus. La richiesta degli enti locali è chiara: "Ristoranti chiusi a mezzanotte e palestre aperte". Queste le principali richieste dei governatori avanzate a Francesco Boccia. La conferenza stampa di Giuseppe Conte con il pacchetto di norme è prevista per questa sera alle 18, possibili però slittamenti di qualche ora. 

"Le Regioni hanno proposto al Governo di non chiudere le palestre, hanno confermato la richiesta di chiusura dei locali alle 24, di coinvolgere i medici di famiglia nei tamponi rapidi (come già succede in Liguria) e di svolgere i test salivari in farmacia. Proposte di buonsenso che speriamo vengano accolte", ha rivelato nuovamente su Twitter il governatore della Liguria, Giovanni Toti. Tra le proposte delle regioni, anche una "stretta localizzata" sulle zone della movida, ossia applicare l'orario di chiusura dei locali alle 22 o 23 solo in certe aree, quelle dove si concentrano i ragazzi per farla breve. 

Tutti concordi sul "no" alla didattica a distanza, si apprendono novità in tema di trasporto pubblico. A parlarne Paola De Micheli, ministro dei Trasporti: "Da parte nostra c'è massima disponibilità. Ci sono già 1.628 bus turistici in circolazione e siamo disponibili a potenziare il sistema del trasporto pubblico locale". Insomma, per potenziare i trasporti pubblici mettere a disposizione torpedoni turistici. 

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