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Giuseppe Conte, annuncio del Dpcm rimandato a domenica: "nodo-spostamenti" e le richieste delle Regioni

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Le agenzie avevano battuto la notizia di Giuseppe Conte pronto a tenere una conferenza stampa alle 20.30 di sabato 24 ottobre per illustrare le nuove misure che verranno introdotte con il terzo Dpcm delle ultime due settimane. E invece pare che la comunicazione del premier sia stata rimandata alla giornata di domenica a causa delle verifiche ancora in corso tra Stato e Regioni. Nella bozza di decreto circolata oggi pomeriggio è prevista la sospensione delle attività dei servizi di ristorazione a partire dalle 18, così come la chiusura di palestre, piscine, sale giochi, spettacoli in teatro e al cinema. Inoltre è stata inserita una “forte raccomandazione” di non spostarsi tra i comuni se non strettamente necessario: una sorta di invito all’auto-lockdown, con priorità assoluta a lavoro e scuola. Stando alle fonti qualificate di ultimora.net, le Regioni avrebbero avanzato le seguenti richieste al governo: la modifica dell’orario di chiusura di bar e ristoranti alle 23 con servizio al tavolo ed alle 20 senza; la possibilità di adottare la didattica a distanza al 100 per cento per le scuole superiori a discrezione dei governatori; la possibilità di disporre riaperture sulla base dei dati epidemiologici e a discrezione delle Regioni; l’inserimento nel Dpcm del ristoro economico per le attività colpite dalle misure. Alla luce di ciò è quindi probabile che il premier Conte decida di parlare e quindi di firmare il decreto direttamente domani. 

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