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Rino Formica, "già partiti i sommergibili". Cosa sa l'ex ministro: "Conte, Renzi e l'incidente. Crisi nel semestre di Mattarella"

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"Attenzione all'incidente" tra Giuseppe Conte e Matteo Renzi. Secondo Rino Formica, storico ex ministro socialista (che passerà alla storia per la sua definizione della politica, "sangue e mer***a"), la verifica di governo in atto è solo "una manfrina", perché "tutti sanno che non si può aprire una crisi mentre è in discussione il Bilancio dello Stato". Tuttavia, "si sta ballando sul cornicione di un grattacielo" e la situazione potrebbe presto sfuggire di mano anche a chi, come Renzi, si considera un vecchio lupo di mare.

 

 

 

Una manfrina, un teatrino, spiega Formica intervistato da la Stampa, manfrina, ma "può accadere di tutto perché la situazione è oggettivamente esplosiva" e Conte è "un ambizioso sfrenato che ha capito l'importanza del vuoto che lo circonda. Spera che il vuoto duri all'infinito ma non ha compreso che il vuoto può presto trasformarsi in un buco nero. E chi cade nel buco nero, non può sapere dove finisce". D'altro canto, Renzi "è incapace di essere una guida: quando perdi la fiducia degli amici e poi anche in famiglia, figlio mio, come puoi pretendere che te la diano gli altri?".

"La vera crisi - assicura l'ex papavero del Psi - esploderà nel primo semestre del prossimo anno. Alla crisi sociale ed economica si sommerà una scadenza non rinviabile: l'elezione del presidente della Repubblica". Parla di "guerra di veleni" e avverte: "Chi non si prepara avrà brutte sorprese. Alcuni sottomarini sono già partiti". Una frase criptica, perfetta per la Prima repubblica ma che calza pennello a questa malriuscita imitazione datata 2020.

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