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Franco Bechis sul futuro di Sergio Mattarella: "A meno di dimissioni alla Cossiga...", scenario clamoroso

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“Quello che inizia sarà il mio ultimo anno come presidente della Repubblica”. Questa è stata l’ultima frase del discorso di Sergio Mattarella, che è passata piuttosto inosservata agli italiani ma non a Franco Bechis, che l’ha definita una “bombetta lanciata sulla vita politica”. Sì, perché il capo dello Stato ha di fatto dichiarato che non ci sarà un bis al Quirinale, anche se comunque il prossimo Capodanno sarà ancora lì a tenere il discorso di fine anno (“a meno di improbabilissime dimissioni anticipate come quelle di Francesco Cossiga prima della fine del suo mandato”): il direttore del Tempo ha sottolineato infatti che le sue parole non vanno prese alla lettera, ma sono piuttosto un messaggio al Parlamento.

 

 

“Mattarella ha voluto dire fin da ora che non ha alcuna ambizione di ricandidatura al Quirinale. Un invito indiretto ai leader politici - ha spiegato Bechis - a non dormire immaginando che se non ci saranno altre soluzioni si potrebbe ripetere lo stesso copione che fece iniziare il mandato bis a Giorgio Napolitano”. Tra l’altro per il direttore del Tempo il tema della successione di Mattarella è strettamente connesso alle elezioni da indire in caso di crisi di governo: “Pensare che una carica così delicata e rilevante come quella del presidente della Repubblica possa essere decisa da un Parlamento che non è quello previsto dalla Carta costituzionale vigente e così distante dal sentimento degli italiani rischia di essere una ferita molto grave al funzionamento della democrazia italiana. Io credo che di questa ferita lo stesso Mattarella sia cosciente, e che non sia affatto strumentale la minaccia di scioglimento della legislatura filtrata dal Quirinale di fronte all’ipotesi di crisi politica in corso. Non solo - ha chiosato Bechis - credo che da qui a fine luglio (prima del semestre bianco), questo sia un passo comunque da compiere”. 

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