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L'aria che tira, "vogliono mandarmi in galera e devo governare con loro?". Salvini travolge la sinistra: fine dei giochi

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Da Matteo Salvini un cortese "no" a chi invoca un governo di unità nazionale con dentro la Lega. Ospite di Myrta Merlino a Non è l'Arena, l'ex ministro degli Interni va dritto al sodo, i processi Gregoretti e Open Arms: "La sinistra ritiene che io debba finire in galera, come faccio a costruire qualcosa di serio con loro che pensano che l'immigrazione debba essere senza limiti? O con chi pensa che baristi e ristoratori siano degli evasori fiscali e che dovrebbero cambiare mestiere?". Neanche lo scenario di una figura di garanzia come Mario Draghi premier, insomma, lo rassicura. 
 

 

 

La verità è che la palla in questo momento è nelle mani di Giuseppe Conte, e questo inquieta ancora di più Salvini. "Si sono sciolti come neve al sole, o trovano una maggioranza passeggiando con Clemente Mastella in via del Corso oppure la parola deve tornare agli italiani. Gli scostamenti di bilancio - sottolinea il leader leghista - li abbiamo sempre votati, gli 8 miliardi per le Partite Iva esistono grazie alle pressioni della Lega e del centrodestra. Se non c'è un governo, se Conte non ha la fiducia di Renzi, la maggioranza non c'è, non perché Salvini è brutto, cattivo, trumpiano e sovranista ma perché si sono sciolti come neve al sole". La sua spiegazione della crisi è molto "domestica": "È difficile da capire anche per noi cosa succederà adesso. Era un litigio quotidiano, alla fine anche in una coppia quando litighi, litighi, litighi prima o poi i problemi vengono fuori. In questo caos non sappiamo se c'è un governo".

 

 

 

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