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Matteo Salvini, processo per vilipendio alla magistratura: "Nessun legittimo impedimento per crisi". Eppure per Laura Castelli c'è

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Il Tribunale di Torino ha respinto la richiesta di legittimo impedimento avanzata dall’avvocato difensore di Matteo Salvini, che oggi 18 gennaio era atteso in aula per l’udienza del processo in cui è imputato di vilipendio alla magistratura. Il segretario della Lega aveva assicurato la presenza, ma prima che si aprisse una crisi di governo che lo vede impegnato a guidare la controffensiva dell’opposizione in materia di “responsabili”. Il giudice di Torino Roberto Ruscello ha però respinto la richiesta di legittimo impedimento perché oggi l’attività istituzionale era prevista alla Camera e non al Senato, dove il voto di fiducia su Giuseppe Conte è in programma domani.

 

 

“Il senatore aveva chiesto di essere presente ma non è potuto essere qui per impegni istituzionali, come capo del centrodestra”, aveva argomentato l’avvocato Claudia Eccher. Curiosamente soltanto tre giorni fa c’era stato un trattamento ben diverso per il viceministro Laura Castelli: la crisi di governo ha infatti fatto saltare l’udienza fissata per oggi al Palazzo di Giustizia di Torino. La grillina è accusata di diffamazione ma si è avvalsa del legittimo impedimento vista la situazione a Roma: chissà perché la richiesta è valida se presentata da un viceministro senza alcun ruolo nella crisi e non se arriva dal capo dell’opposizione. 

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