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Paolo Romani e la crisi: "Nuovo governo di salvezza nazionale. Anche nella Lega ci pensano in molti"

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In questo momento è necessario un "governo di salvezza nazionale": ne è convinto Paolo Romani, senatore passato da Forza Italia a Cambiamo, la componente del centrodestra che fa capo a Giovanni Toti. Si tratta di uno dei più corteggiati dalla maggioranza alla ricerca di voti per sostenere il governo. Secondo lui, sono cinque i motivi per cui bisogna metter su un esecutivo di questo tipo: "Vanno messi in salvaguardia i piani di rientro delle Regioni per la sanità; il 30 marzo entra in vigore lo sblocco dei licenziamenti; devono essere assicurati i ristori; entro il 30 aprile va concordato il Recovery plan; la campagna di vaccinazioni, che procede con grandi difficoltà, deve essere portata avanti", ha spiegato in un'intervista al Corriere della sera. Tuttavia Romani ha voluto essere chiaro su un punto: "Non è l’ora di una pattuglia di responsabili, ma quella della responsabilità". Tra l'altro ha già rivelato che voterà no alla relazione sulla Giustizia del ministro Bonafede: "Su quella saremo decisamente all’opposizione, essendo tutti noi garantisti dalla prima ora".

 

 

 

Stando a Romani, comunque, non c'è più spazio per Giuseppe Conte a Palazzo Chigi: "Anche se il governo dovesse in qualche modo superare lo scoglio, non può essere un Conte rimpastato con cespugli e piccole pattuglie a risolvere i problemi del Paese. Serve un governo politico con base ampia e alte professionalità che oggi non ci sono". L'obiettivo, adesso, è quello di metter su un governo di unità nazionale che - come spiega Romani  - abbia una base parlamentare ampia. Secondo il senatore di Cambiamo, però, al vertice non può esserci l'attuale premier. "Conte oggi ha due problemi: sta ancora cercando di metter su una maggioranza raccogliticcia ed è già stato premier di due diverse coalizioni di governo.Noi non possiamo porre condizioni, ma serve una compagine ministeriale seria, professionale, capace di affrontare l’emergenza", ha continuato. E a chi pensa che una mossa del genere da parte di Fi possa provocare una spaccatura insanabile con Matteo Salvini e Giorgia Meloni, Romani risponde: "Nel 2018 la Lega fece un governo con i grillini, Forza Italia fu così paziente da aspettare senza mettere in discussione l’unità del centrodestra". E ancora: "Anche nella Lega più d’uno ormai la pensa come noi".

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