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Matteo Renzi in pressing su Forza Italia e Lega: "Dovete convincere Salvini ad astenersi su Draghi"

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Alla fine Matteo Renzi l'ha spuntata: fuori Conte e niente voto. Sergio Mattarella, infatti, ha preferito prima tentare la strada del "governo di alto profilo" guidato dall'ex numero uno della Bce Mario Draghi. Stando a un retroscena del Corriere della Sera, il leader di Italia viva aveva questo disegno fin dall'inizio della crisi, convinto dell'inadeguatezza dell'esecutivo precedente, che non sarebbe stato "all’altezza delle sfide che dovrà affrontare il Paese". Per raggiungere il suo obiettivo, il rottamatore avrebbe addirittura fatto pressing su Forza Italia e sulla Lega: "Dovete convincere Salvini a dire oggi che se c’è Draghi lui si astiene, altrimenti Mattarella non gli darà l’incarico". Per questi motivi, Renzi avrebbe avuto contatti diretti con Silvio Berlusconi e con lo stesso segretario del Carroccio. Secondo il senatore di Rignano, inoltre, il progetto Draghi andrà avanti: "Chi gli dirà mai di no?".

 

 

 

"Si vede che Conte non è un politico perché ha giocato male la partita sin dall’inizio, ha tentato la prova di forza senza avere la certezza di poterla vincere", ha detto poi Renzi ai suoi, stando a quanto  riportato dal Corriere. L'ultimo tentativo per far nascere il Conte ter, infatti, è fallito miseramente. Soprattutto per le profonde spaccature tra i partiti della ex maggioranza. "Vogliono far passare l’immagine di me che dico sempre no su tutto. Ma sono io a essere stupito dal loro atteggiamento, perché non accettano nessuna mediazione vera, pensano che tutto si risolva offrendomi tre ministeri e tre sottosegretariati", si è sfogato il leader di Iv dopo il tavolo di confronto messo su da Roberto Fico per trovare un accordo tra gli ex alleati.

 

 

 

L'incontro per mettere a punto un accordo di governo si è risolto, tuttavia, nel peggiore dei modi, spegnendo così ogni speranza di Conte di tornare a Palazzo Chigi. "Non chiudo l’accordo. Come si fa a dire che è un nuovo governo se il presidente del Consiglio, il ministro dell’Economia e quello degli Esteri sono gli stessi? - ha annunciato ieri Renzi -. Non stanno concedendo nulla, non si può accettarlo". Alla fine, dopo il discorso di Mattarella e la convocazione di Draghi al Quirinale, il senatore ai suoi fedelissimi ha scritto: "Come avevo detto, dopo le dimissioni di Conte? Noi contro il resto del mondo uno a zero? Beh, ora siamo tre a zero...".

 

 

 

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