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Beppe Grillo richiama il M5s: "Fedeli a Giuseppe Conte". No a Draghi, passa la linea-Di Battista?

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Da questa crisi di governo il Movimento 5 Stelle tenta di uscirne compatto. Pochissimi minuti prima che Mario Draghi accettasse l'incarico di formare un nuovo governo, Beppe Grillo ha ammonito i suoi. "Restare compatti e leali a Giuseppe Conte", no a un governo tecnico guidato da Mario Draghi. Sarebbero queste le parole pronunciate dal fondatore del Movimento e diffuse dall'Adnkronos.  La dichiarazione di Grillo segue la linea annunciata dal capo politico Vito Crimi. "Già durante le consultazioni avevamo annunciato che l’unico governo possibile sarebbe stato un governo politico. Pertanto non voterà per la nascita di un governo tecnico presieduto da Mario Draghi", ha tuonato il reggente.

 

 

Della stessa opinione Alessandro Di Battista che ci è andato più pesante: "Un banchiere. Competente, ma pur sempre un banchiere. Ognuno avrà la sua opinione su Mario Draghi. La mia è molto negativa - ha scritto nel suo editoriale su Tpi -. Di lui si dicono le stesse cose che dissero di Monti quando venne incaricato da Napolitano. Credibile, preparato, inserito negli ambienti giusti. Di lui si dice che abbia 'salvato l’Italia'. Sciocchezze. Ha salvato l’euro-zona". Un "no" definitivo che non si limita a questo. 

 

 

Dibba non può perdere l'occasione di puntare il dito contro maggioranza e opposizione: "Quel che penso adesso è che il governo Draghi lo debbano votare, semmai, proprio i rappresentanti di quell’establishment. Lo voti la Meloni che ha già detto sì, in passato, a governi tecnici e a leggi Fornero. Lo voti mezzo Pd che ha lavorato incessantemente per buttare giù Conte ed arrivare a questo punto. Lo voti Salvini, ennesimo pezzo di arredamento del 'sistema' mascherato da amico del popolo. Lo voti Renzi, mero esecutore di ordini altrui. Lo voti Forza Italia, dove non comanda più Berlusconi ma dove comanda ancora Gianni Letta". Una dichiarazione che suona più come un appello affinché i pentastellati si salvino quel poco di faccia rimasto. 

 

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