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Mario Draghi, il tecnico Roberto Cingolani al ministero della Transizione ecologica. L'ultima beffa per i grillini

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E’ ufficialmente nata la squadra del governo di Mario Draghi. Tra conferme e sostituzioni importanti spunta Roberto Cingolani, il fisico italiano che l’ex presidente della Bce ha voluto a capo della Transizione ecologica. Stiamo parlando del ministero tanto agognato dal Movimento 5 Stelle. Facile, quindi, credere che ci sia un po’ di delusione tra i grillini, che speravano di poter mettere il cappello sul dicastero.

 

 

 

Draghi, dunque, ha accolto la richiesta grillina di metter su un ministero dedicato alla transizione ecologica, ma poi ha pensato di posizionare al vertice non un pentastellato o un ministro in quota 5 Stelle, ma un tecnico stimato. Cingolani, di cui si era anticipata la nomina in diversi totoministri, attualmente è responsabile dell'innovazione tecnologica di Leonardo. Milanese, 60 anni, Cingolani si è laureato in fisica all'Università di Bari, dove ha conseguito anche il dottorato, per poi specializzarsi alla Normale di Pisa. Il suo è un curriculum ricco: nel 2000 diventa professore di Fisica Sperimentale all'Università di Lecce, arrivando poi a fondare e dirigere il National Nanotechnology Laboratory dell'Istituto Nazionale di Fisica della Materia.

 

 

 

Nel 2003, è stato nominato dall'allora ministro delle Finanze Giulio Tremonti direttore scientifico del neonato Istituto italiano di tecnologia di Genova. Il banchiere ha preferito così uno scienziato per guidare il nostro Paese verso un futuro a emissioni zero. Una vera e propria beffa per i grillini che hanno chiesto il dicastero per la transizione ecologica a gran voce. Una delusione, quella del Movimento, che potrebbe essere sintetizzata da una frase che l’ex grillino Di Battista ha scritto sui social: “Ne valeva la pena?”.

 

 

 

 

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