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Mario Draghi, Dagospia: così ha tappato la bocca ai consulenti sulla Sanità. E Domenico Arcuri rischia

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E' vero che Mario Draghi ha scelto da solo e in completa autonomia i ministri e i principali componenti di questo governo. Ma in ben due casi avrebbe subito un vero e proprio "assalto al collo". Stando a quanto riporta Dagospia, infatti, il neo premier sarebbe stato consigliato da Paolo Gentiloni per la nomina di Antonio Funiciello a capo di gabinetto. Funiciello, infatti, fu capo dello staff dell'allora premier Gentiloni dal 2016 al 2018. "Un attimo dopo aver ricevuto il mandato a formare il governo da Mattarella, Mariopio ha subito l’assalto al collo da 'Er Saponetta' che, in qualità di commissario europeo a Bruxelles, ha avuto varie occasioni di incontrarlo", scrive Dago.

 

 

 

L'ex presidente della Bce poi avrebbe avuto anche un altro "assalitore", Enrico Letta. I due, infatti, si conoscono da tempo: l'ex premier è andato spesso a trovarlo a Francoforte. Come rivela Dagospia, Letta avrebbe suggerito a Draghi il suo ex segretario generale della Presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli, che è poi stato scelto come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Particolare, inoltre, la decisione di affidare la comunicazione di Chigi a Paola Ansuini, che arriva direttamente da Bankitalia. Si è scelto, così, uno stile che non prevede social e retroscena, ma solo una comunicazione istituzionale. 

 

 

 

Un segno di discontinuità rispetto al governo guidato da Giuseppe Conte sta anche in una gestione migliore della comunicazione sanitaria e scientifica. Mario Draghi, come scrive Dagospia, avrebbe "chiuso la bocca a tutti i consulenti della Sanità", che quindi non potranno rilasciare dichiarazioni, se non in via istituzionale. Non sui giornali o in tv, per intenderci. E poi c'è il tanto discusso commissario all'emergenza Domenico Arcuri, che è già stato demansionato. Adesso si starebbe aspettando solo la scadenza del suo mandato, a fine marzo, per sostituirlo definitivamente.

 

 

 

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