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Massimo Cacciari contro il Pd: "La questione donne? Semplicemente ridicolo accorgersene dopo le nomine"

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“La crisi ha dimostrato che il Partito democratico non sa che pesci prendere”. Massimo Cacciari non le manda a dire ai dem, analizzando l'attuale momento politico. Il filosofo affronta gli ultimi tempi politici che hanno coinvolto il Pd e anche come il partito di Zingaretti ha affrontato l'emergenza coronavirus e la crisi economica e sanitaria che ne è scaturita. Analizzano il Pd e il dibattito che all'interno del Pd si sta facendo sul congresso, l'ex sindaco di Venezia aggiunge: "Non è questione di quando, ma di come si farà il congresso. Non è tanto il problema del giorno, ma di ciò che si vorrà proporre e mi sembra che al momento il Pd non abbia le idee chiare”, sottolinea.

 

 

 

 

“E’ importante che prima di fare il congresso il Pd sappia se intende farlo in maniera coinvolgente e aperta a forze anche esterne al partito e se voglia dare spazio alle correnti, in modo tale che possano esprimersi con nettezza e senza ipocrisia. Se si vuole fare il congresso si deve prima capire se fare le cose seriamente oppure servirsi di uno spolverino e non cambiare di fatto nulla”, spiega Cacciari.

 

 

Quanto alla questione delle donne nella dirigenza del Pd, che è stato l'ultima fonte di discussione e polemica politica al Nazareno e che anche tema di dibattito congressuale, Cacciari non è certo tenero verso la dirigenza dem: “Che facciano come vogliono.  E’ semplicemente ridicolo che, nella composizione del Governo, si siano dimenticati di loro come ministre e che poi, quando se ne sono accorti, abbiano pensato di rimediare con le nomine a sottosegretarie”, conclude Cacciari.

 

 

 

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