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Beppe Grillo cambia il quadro: "Mi candidato segretario del Pd". Il clamoroso appello a Conte, Salvini e Meloni

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Beppe Grillo si candida alla segreteria del Pd. Il comico e fondatore del Movimento 5 Stelle lancia il suo clamoroso appello con un video-messaggio sul suo blog, e sembra tutto tranne che una provocazione. Anzi, si tratta di un ribaltone assolutamente coerente con le ultime mosse di Grillo, che da mesi ha progressivamente spostato l'asse del Movimento a sinistra, in tandem con l'eminenza grigia dei dem Goffredo Bettini, per creare una nuova alleanza elettorale.

 

 

 

"Ho fatto una considerazione, io non sono iscritto al MoVimento 5 Stelle, non sono riuscito a votare - premette Grillo -. Mi ero iscritto al Pd qualche anno fa, vi ricordate alla sezione di Arzachena, poi mi dettero indietro i soldi e la tessera e Fassino fece la sua premonizione dicendo: si prenda, si faccia un partito". Ora però, con le dimissioni del segretario Nicola Zingaretti, la partita pare riaprirsi, clamorosamente. "Vedo la situazione del partito democratico, vedo la nostra, vedo una coalizione di forze antagoniste che devono governare insieme, capitanate da una personalità diciamo straordinaria come può essere Draghi, però tutto questo per la pandemia". Secondo Grillo, è il Covid il collante, ma ora bisogna rivedere tutto. "Riprogettare il tempo, riprogettare le città, architetti, antropologi e designer, dovremmo essere elastici nel tempo, nello spazio, nei trasporti, nel produrre cose, nel turismo". Visionario, sì, ma molto pratico: dal partito democratico "va via una buona persona - commenta Grillo a proposito di Zingaretti -, nauseata un po' da tutto come siamo un po' tutti nauseati dalla politica, dai partiti". E da questo momento di riflessione e di cambiamento potrebbe arrivare la più spiazzante delle rivoluzioni: "Mi propongo per fare il vostro segretario elevato del partito democratico - spiega Grillo, serissimo -, mettete 2050 nel vostro simbolo, come sarà nel nostro prossimo con Conte sarà 2050, invito tutti i partiti a mettere 2050 nel loro simbolo, facciamo un progetto in comune, ne usciremo in un modo straordinario e io vengo lì, metto a disposizione i progetti, sarà tutto diverso nel futuro".

Prendersi il Pd per costruire un nuovo mondo, è l'azzardo di Grillo: "Vengo, faccio il segretario elevato del vostro Pd, ma ve lo dico seriamente, mi iscrivo e portiamo avanti insieme, di là ci sarà Conte, di là ci sarà Salvini, ci sarà la Meloni, tutte le forze politiche dovranno convergere su questo progetto comune e così ne usciremo alla grande". Sembra una visione alla Gianroberto Csaleggio, in cui destra e sinistra si mescolano come per magia. "Non è più concorrenza, non c'è più, siamo prigionieri di questo presente in cui ci rotoliamo dentro. Liberiamo un attimo la fantasia, dobbiamo avere una narrazione, delle parole nuove che è la collaborazione, la transizione, energia, agricoltura e turismo, soprattutto l'istruzione". Le parole chiave del M5s "green", insomma, potrebbero diventare le stesse del Pd "grillizzato": "Se mi invitate vengo, faccio il segretario, vi ripeto, del partito democratico elevato, ci mettiamo 2050 nel simbolo, io ci sto un anno, un annetto, Conte sta di là un annetto, parliamo con tutti e facciamo dei progetti comuni". E addio Pd.

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