“La prima risposta di Enrico Letta alla triste performance di Giuseppe Conte in assemblea coi grillini? Un incontro con Luigi Di Maio”. Lo scrive Dagospia in un flash che dice poco, ma fa immaginare moltissimo. Non a caso il sito di Roberto D’Agostino ha poi aggiunto che la riunione tra il segretario del Pd e l’ex capo politico del M5s è durato per più di un’ora: “Che si saranno detti? Ah, saperlo…”. Di certo hanno parlato di Conte, che non aveva ancora finito di esporre il suo (soporifero) discorso di insediamento che già le chat dei parlamentari grillino iniziavano a ribollire.
L'aria che tira, Maria Teresa Meli e la profezia su Giuseppe Conte leader M5s: "Come perde metà dei voti", fine incresciosa
Sia Giuseppe Conte che Enrico Letta devono ragionare sul "consenso di una grande coalizione vincente". Ospite ...Il Giornale ha raccolto diversi commenti al vetriolo, preservando l’anonimato per le sue fonti all’interno del M5s. “Fatemi capire, uno che ha votato Beppe Grillo adesso dovrebbe votare per Conte che ha praticamente ribaltato quella visione?”, è stata la domanda retorica di un parlamentare grillino della prima ora. Il quale tra l’altro è stato tra i meno pesanti, dato che c’è un collega che addirittura ha bocciato l’intervento di Conte senza appello: “Tutto sto casino per non dire nulla, mi stavo addormentando. Se da ora in poi ogni momento di confronto o di decisione sarà come questo primo atto… meglio chiudere subito il sipario. Siamo ancora in tempo”.
Poi scendendo nello specifico, sui temi del doppio mandato e sui rapporti con la Casaleggio Associati c’è molto scetticismo tra le file grilline: “Di quello che ha detto - ha confidato a Il Giornale un giovane parlamentare M5s - a parte le frasi trite e ritrite e qualche messaggio cifrato per mostrarsi accattivante ai nostri occhi, non rimane molto. Come al solito rinvia le decisioni, al governo faceva così e adesso continuerà a farlo”.