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M5s, addio a Davide Casaleggio e Rousseau: "Vogliamo totale autonomia", la pesantissima mossa di Vito Crimi

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Il divorzio tra il Movimento 5 Stelle e Davide Casaleggio è diventato realtà. Durante l'assemblea grillina di ieri, il reggente Vito Crimi ha annunciato: "Ci serve una piattaforma tecnologica sia per gestire gli iscritti, sia per la democrazia diretta, che è nel nostro Dna". Poi, il licenziamento velato della piattaforma Rousseau, quella sulla quale negli ultimi anni i militanti pentastellati hanno votato decisioni importanti, comprese le formazioni di governo. "La piattaforma deve essere gestita in totale autonomia dal Movimento e non da un soggetto terzo", ha spiegato Crimi. 

 

 

 

La scelta di rimpiazzare Rousseau con un altro sistema interamente gestito dai grillini sembra un'apertura nei confronti delle richieste di molti parlamentari. A questi ultimi, però, è stato chiesto comunque di mettersi in regola con i versamenti mancanti dei 300 euro, prima di procedere al divorzio. Un divorzio che - come spiega il Giornale - sia Giuseppe Conte che Beppe Grillo vorrebbero consensuale. 

 

 

 

A occuparsi della realizzazione della nuova piattaforma saranno 4-5 persone individuate dal fondatore del Movimento. Come riporta l'Adnkronos, ci vorranno due mesi per mettere a punto la nuova creatura che rimpiazzerà Rousseau. Il nuovo meccanismo, inoltre, avrebbe un costo stimato di circa 300mila euro, che poi andrebbe a scendere fino a cifre più contenute (200mila all'anno). Intanto Rousseau lancia l'ultimatum: "Siamo costretti, a causa dell'enorme ammontare di debiti, a definire una data ultima: il 22 aprile 2021. Qualora i rapporti precedenti non verranno definiti entro questa data, saremo costretti a immaginare per Rousseau un percorso diverso, lontano da chi non rispetta gli accordi e vicino, invece, a chi vuole creare un impatto positivo sul mondo".

 

 

 

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