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Gregoretti, Giulia Bongiorno durissima contro Danilo Toninelli: "Rinnegato, ministro a sua insaputa"

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“C’è chi ha rinnegato la propria attività di ministro” e si chiama Danilo Toninelli. Il quale è stato messo in imbarazzo da Giulia Bongiorno nel corso dell’udienza a Catania sul caso Gregoretti. Il pm Andrea Bonomo ha avanzato al gup la richiesta di non luogo a procedere per Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona per aver trattenuto a bordo della nave 131 migranti nell’estate 2019. “Della testimonianza di Toninelli - ha spiegato la Bongiorno, che difende l’ex ministro dell’Interno - mi ha colpito l’ansia di dimostrare che la poltrona di ministro dei Trasporti era vacante. Il ministro Toninelli si è tirato un po’ fuori, dimostrando di essere ministro a sua insaputa”. 

 

 

Inoltre l’avvocato di Salvini ha osservato che “il caso Diciotti e quello Gregoretti sono identici, non gemelli, che possono non essere uguali, proprio identici. Eppure il M5s in aula ha votato in modo diverso. Solo perché il ministro Salvini decise di non fare più parte di quel governo Conte1”. Poi la Bongiorno ha ricordato le “tre differenti versioni” fornite dall’ex premier Giuseppe Conte, da Toninelli e dall’attuale ministro Luigi Di Maio. Secondo quest’ultimo “per la Diciotti non c’era la procedura di Bruxelles, per Conte la differenza sta nel fatto che c’era stata una controversia con Malta e Toninelli era fissato con il dibattito politico”. 

 

 

In definitiva si tratta di “tre risposte diverse per tre versioni deludenti, mi spiace dirlo”. La verità per la Bongiorno è che “è stato votato in modo difforme perché Salvini aveva deciso, legittimamente o no, di interrompere la sua adesione al governo. Lo sapevano tutti qual era l’orientamento politico di quell’esecutivo e mi dispiace molto che in questa aula qualcuno dica di non ricordarlo. Invece ho apprezzato chi ha detto come stavano le cose”. 

 

 

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