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Tagadà, Matteo Salvini subito dopo il no alla sfiducia: "Roberto Speranza? Meglio Sileri, tutta la vita"

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"Meglio Pierpaolo Sileri come ministro, tutta la vita. Massimo rispetto per lui": Matteo Salvini, intercettato dai cronisti fuori al Senato dopo il voto sulla mozione di sfiducia a Roberto Speranza, esprime questa preferenza quando si parla del dicastero della Salute. "Mi sentirei sicuramente molto più garantito ed è dei 5 Stelle pure. Però mi sembra assolutamente preparato", ha detto, non nascondendo un certo disappunto nei confronti di Speranza. 

Nonostante questo, però, il leader della Lega non ha votato la mozione di sfiducia proposta da Fratelli d'Italia. "Non l'ho votata perché altrimenti sarebbe saltato il governo Draghi. E con 200 miliardi in ballo, una pandemia in corso e il futuro di mio figlio in gioco, io faccio saltare il governo per il signor Speranza?", ha spiegato Salvini ai giornalisti. Poi una stoccata anche a Giorgia Meloni: "Io ho già dimostrato che stare all'interno di questo governo è utile, perché il coprifuoco  - che in teoria era fissato alle 22 fino al 31 luglio - verrà ridiscusso entro maggio. Il mio obiettivo è cancellarlo. Così da restituire lavoro e libertà agli italiani, sempre se i vaccini aumentano e i contagi diminuiscono. Se io oggi ho mangiato il galletto arrosto seduto al ristorante a Roma è perché noi abbiamo insistito perché quel ristoratore potesse tornare a lavorare. Quindi stare fuori a protestare è comodo, ma non risolutivo. Stare dentro e battagliare è più complicato ma ti dà soddisfazione quando raggiungi il risultato".

Alla domanda su un'eventuale tregua con il ministro Speranza, poi, il segretario del Carroccio ha risposto: "Non c'è nessuna ascia di guerra da deporre. Io chiedo solo che gli italiani possano tornare a lavorare e vivere e a passeggiare per Roma perfino alle 10 e mezzo di sera, senza commettere reato, senza essere multati e senza contagiare nessuno".

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