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Paolo Becchi, terremoto M5s in Tribunale. Carla Cuccu batte Vito Crimi, "ora possono fare fuori Giuseppe Conte"

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Il Movimento 5 Stelle senza capo né coda, letteralmente. La Corte d'Appello di Cagliari ha dichiarato inammissibile il reclamo presentato da Vito Crimi, reggente politico del Movimento, contro la nomina di un curatore speciale per il M5s nell'ambito della causa intentata da Carla Cuccu, consigliera regionale espulsa e poi reintegrata dai 5 Stelle. "Il Collegio ha accolto la nostra eccezione di inammissibilità del reclamo di Crimi, eccezione fondata su una giurisprudenza granitica, come evidenziato nell'ordinanza - spiegano gli avvocati della Cuccu, Patrizio Rovelli e Lorenzo Borrè -. Ora confidiamo che il M5s proceda alla nomina del nuovo legale rappresentante e che questi prenda atto dell'illegittimità dell'espulsione di Carla Cuccu, come già riconosciuto in via cautelare dal Tribunale di Cagliari". 


Di seguito, l'articolo di Paolo Becchi per Libero sulla vicenda, alla vigilia della sentenza della Corte d'Appello

Lo stallo della contesa tra M5S e  Associazione Rousseau, così ripetono le cronache degli ultimi due mesi, dipenderebbe  dalla necessità di attendere il pronunciamento della Corte d'appello di Cagliari sul reclamo presentato da Vito Crimi per l'annullamento del decreto del presidente del Tribunale del capoluogo sardo, il quale, rilevando l'assenza di un organo apicale dotato dei poteri di rappresentanza legale del M5S, ha nominato un curatore speciale come figura giuridica che supplisca alla carenza. Insomma, al momento il Movimento non ha né capo né coda, solo un curatore speciale nominato da un giudice che politicamente sarebbe meglio definire col termine di curatore fallimentare. 

Come che sia Crimi non intraprende le vie giudiziarie contro Rousseau in quanto "deve attendere" - così si dice - la decisione della Corte di merito cagliaritana. Falso.

Per chiunque capisca di diritto, le cose non stanno in questi termini: la decisione di Cagliari riguarda esclusivamente il contenzioso promosso dagli avvocati Patrizio Rovelli e Lorenzo Borrè nell'interesse di Carla Cuccu, la consigliera regionale nel frattempo reintegrata nel MoVimento, e non avrá nemmeno effetti di giudicato. Non solo: giurisprudenza alla mano, la Corte d'appello dovrebbe dichiarare la propria incompetenza riguardo al reclamo, lasciando irrisolta la questione. La Cassazione, infatti, ritiene che i decreti del presidente del tribunale non siano soggetti alla procedura di reclamo azionata da Crimi. Quindi possiamo già anticipare la decisione della Corte, che nei prossimi giorni si pronuncerà per l’inamissibilità del reclamo, e non si può neppure escludere che il collegio sottolinei l’inammissibilità per difetto dei poteri di rappresentanza in capo a Crimi. In ogni caso si tratterà di nuovo successo, in particolare, per l’avv. Borrè, che ormai segue quasi tutti le vicende giudiziarie del MoVimento.   

Dunque: se Crimi ritiene di essere effettivamente il legale rappresentante pro tempore del M5S in forza della strampalata interpretazione della modifica statutaria diramata da Grillo con un post di due mesi fa, allora perché non agisce direttamente lui presentando un ricorso contro Rousseau per farsi consegnare i dati degli iscritti, unico impedimento ormai, secondo Crimi, a celebrare le votazioni per le modifiche statutarie e/o la nomina dei componenti del Comitato direttivo?

Delle due l'una: o il senatore bresciano non è convinto neanche lui di essere effettivamente il legale rappresentante come dice Grillo (e stando alle recenti interpretazioni "in diritto" di Beppe, non lo sarebbe nessuno), oppure l'attesa dell'ordinanza della Corte d'appello è solo un pretesto per fare cavare ad altri le castagne dal fuoco. Mi spiego. Stando alle voci che circolano non dispiacerebbe a coloro che non sopportano (e non sono pochi) il regalo che Grillo ha fatto a Conte essere “sospinti” da un invito della Procura di Cagliari a procedere alla nomina dei componenti del Comitato direttivo, mettendo così in forte difficoltà Conte, che si troverebbe spiazzato, perché non ha neppure le carte in regola per entrare far parte del Comitato. L’operazione potrebbe anche riuscire, tanto più che Grillo al momento è occupato da altri problemi. 
 

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